Viene comunemente chiamata la ‘festa della donna’, ma questa giornata è davvero molto di più. L’8 marzo si celebra infatti la Giornata Internazionale della Donna, una data simbolo della lotta femminile per l’uguaglianza, il rispetto e il riconoscimento dei diritti delle donne in tutto il mondo.
Le origini di una giornata dedicata alle donne arrivano dai movimenti operai e femministi dei primi anni del Novecento. In particolare, si ricordano alcuni eventi che evidenziarono per primi e in modo molto netto l’importanza di migliorare le condizioni di vita delle donne. New York, 1908, le donne del settore tessile scioperarono per protestare contro le impossibili condizioni in cui erano costrette a lavorare. 28 febbraio 1909, la prima celebrazione nazionale della donna (Woman’s Day) per iniziativa del Partito Socialista d’America. New York, 25 marzo 1911 il terribile incendio della fabbrica Triangle Shirtwaist, che causò la morte di 146 lavoratori, soprattutto donne immigrate, intrappolate all’interno dell’edificio in fiamme.
Non c’è una spiegazione certa e definitiva sul perché sia stata scelta proprio questa data. La Festa della Donna si celebrò infatti per la prima volta l’8 marzo nel 1914, probabilmente solo perché era una domenica. A San Pietroburgo, l’8 marzo 1917, le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra, e nel 1921 durante Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste fu stabilito che l’8 marzo diventasse la Giornata internazionale dell’operaia.
Si sa, il fiore associato all’8 marzo è la mimosa. Gialla, vivace e allegra, la mimosa ha una forte valenza simbolica. Secondo gli Indiani d’America, i fiori della mimosa significano infatti forza e femminilità, gli Aborigeni australiani attribuivano alla mimosa proprietà curative, e nonostante appaia come un fiore fragile e sensibile, la pianta è molto resistente e in grado di attecchire in terreni difficili. In Italia la scelta della mimosa come simbolo dell’8 marzo è stata fatta nel 1946, quando due donne dell’UDI (Unione donne italiane), Rita Montagnana e Teresa Mattei proposero di adottare il fiore perché è l’unico che fiorisce a marzo ed è poco costoso, così da poter essere regalato a tutte.
La Giornata Internazionale della Donna è ovviamente un simbolo, ma più che una festa, nonostante il volume commerciale che ruota intorno all’8 marzo, deve essere un momento di riflessione e di sensibilizzazione per promuovere i cambiamenti sociali, politici ed economici che garantiscano pari opportunità a tutti. Una giornata dal grande significato per una battaglia che deve andare avanti ogni giorno, contro la violenza sulle donne, le discriminazioni, i retaggi culturali e le tante disparità lavorative. Una battaglia che non riguarda solo le donne, perché una società più giusta e sana deve per prima cosa garantire i diritti e tutti, donne e uomini, dobbiamo impegnarci e combattere ogni giorno perché questo accada. Buon 8 marzo!
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