Belen Rodriguez si sfoga sui social contro gli ex, Ilary Blasi volta pagina e… si dà alla scrittura. Due primedonne che stanno affrontando un passato doloroso in modo diverso, ognuna con le sue ragioni, le sue sofferenze e i suoi sfoghi. E la voglia di non cadere mai nel vittimismo.
Belen Rodriguez, Ilary Blasi, due modi diversi di affrontare i momenti difficili della loro passata vita di coppia, la separazione, la voglia di ripartire. E se l’argentina è un fiume in piena contro i suoi ex, Stefano De Martino e Antonino Spinalbese, la showgirl romana si sta prendendo le sue rivincite con un documentario, Unica, e un libro, Che stupida. Non è facile uscire da dolori tanto forti, soprattutto quando la tua vita privata è davanti agli occhi di tante persone. E a volte si rischia di lasciarsi andare allo sfogo, di indugiare un po’ nel sentirsi vittime, anche quando ci si rimboccano le maniche, come stanno facendo Ilary Blasi e Belen Rodriguez, per andare incontro a un futuro felice… Ma cos’è in realtà il vittimismo?
UN SENTIMENTO MOLTO DIFFUSO
A chi fa piacere essere circondati da persone che non fanno che lamentarsi dalla mattina alla sera? Eppure, il vittimismo è estremamente diffuso e tutti ci siamo caduti almeno una volta nella vita. Se è successo anche a voi, la buona notizia è che a volte il vittimismo non è intenzionale ed è semplice scivolarci dentro, in presenza di eventi di particolare impatto, in cui non è facile concentrarsi sul come reagire a ciò che è accaduto anziché concentrarsi su quanto accaduto.
MA COSA SIGNIFICA FARE LA VITTIMA?
Attribuire ad altri o comunque a fattori esterni, la causa della propria frustrazione
. Certo, una volta per tutte va detto, anche se in linea di massima ciò che abbiamo è la somma delle scelte che abbiamo fatto, contrariamente ai leit motiv dei guru motivazionali, non tutto dipende da noi. È vero anche, però, che da noi dipende il modo in cui reagiamo, ed è su quello che dovremmo focalizzarci. Piangersi addosso, vedendosi come vittima del mondo cattivo, senza muovere un dito per cambiare le cose, non farà che peggiorarle, oltre a creare il vuoto attorno. A nessuno piacciono le persone che non si assumono responsabilità e che si lamentano costantemente.
PERCHÉ VIENE ASSUNTO QUESTO ATTEGGIAMENTO?
Consente di scaricare il peso dei propri problemi all’esterno e questo aiuta a sentirsi meglio
. Come a dire: non sono responsabile del fatto che mi è accaduto questo, di conseguenza, non devo fare nulla per rimediare. Attenzione, perché non sempre il vittimismo nasce da una sindrome di Calimero cronica e della quale, magari, la persona affetta nemmeno si rende conto. A volte, infatti, è usato come tecnica manipolatoria per suscitare compassione nell’altro e ottenere qualcosa in cambio.
COME USCIRNE?
Imparando a prendersi la responsabilità dell’andamento della propria vita. La domanda chiave da porsi è: come posso reagire in modo costruttivo e come posso fare per uscire da questa situazione e cambiare le cose? La responsabilità sposta il potere su di noi, che attraverso l’azione potremo cambiare gli eventi. Un esempio? Ciò che stanno facendo Ilary Blasi e Belen Rodriguez, donne che hanno saputo dire di no e prendere in mano la loro vita.
di Katya Malagnini