Nell’ultimo anno ho visto le spose che avevano programmato da tempo le proprie nozze, cambiare programma e stravolgere l’organizzazione dei loro matrimoni. In tantissime hanno deciso di dividere l’evento in due momenti, in primis la funzione vera e propria, religiosa o civile dai festeggiamenti a causa delle restrizioni dettate dal Covid ed in secondo tempo la festa. Per quanto riguarda l’abito, alcune sono state ben felici di poterlo indossare due volte ma tante hanno voluto cogliere l’occasione per sceglierne uno diverso. Il cambio abito è un qualcosa a cui spesso la sposa ambisce e poterla accontentare mi dà grande soddisfazione e mi diverte sempre tanto. Oserei dire che il ‘cambio abito’ è stato il mood delle spose del 2021.  Per me sia se il cambio è previsto nella stessa giornata, sia in momenti differenti, il secondo abito deve essere completamente diverso dal primo e sicuramente non meno bello. Questo vale anche per un’altra variazione su questo tema, che da sempre propongo alle mie spose: la trasformazione dell’abito.

Se prevedete un abito trasformabile, potreste pensare ad una gonna romantica, ampia, morbida, magari in tulle o in pizzo che va a nascondere una sirena, come l’abito che vedete nelle foto a corredo di questo articolo, una gonna corta o, perché no, un pantaloncino. Questo è un tipo di cambio look molto giovane e molto adatto a matrimoni sulla spiaggia, molto in auge quest’anno dato che la maggior parte dei ricevimenti si sono svolti all’aperto. Voglio ribadirlo: il cambio o la trasformazione deve essere fatto solo se significativo, e non solo perché piace l’idea. Indossare un abitino banale per il taglio della torta fa svilire anche il primo look!

 

Matrimonio civile o seconde nozze

Passiamo ora al matrimonio civile o alle seconde nozze. Chiariamo subito una cosa, non si tratta di un matrimonio di serie B, anzi! Il rito civile è un matrimonio, un momento importante e l’abito deve rispecchiare il tipo di rito e di festa. Unica differenza, la maggiore libertà da parte degli sposi di scegliere abiti ed accessori meno formali, come un luogo sacro richiederebbe. La moda degli anni scorsi prevedeva solitamente per la sposa che sceglieva il rito civile, l’indosso di un tailleur bianco e non nascondo che talvolta, diverse donne lo chiedano ancora oggi, ma io consiglio di valutare altro per distinguersi sempre dagli invitati. La sposa deve rimanere sposa, anche se decide di essere sobria; decisamente più indicato per l’occasione un elegante tubino con una scollatura omerale, un ricamo particolare, un dettaglio ricercato.

 

Velo sì o velo no?

Una delle domande chi mi fanno di frequente è: “velo sì o velo no”? Anche se sono un’amante del velo, per la sposa civile posso chiudere un occhio, ma un velo adatto non è fuori luogo neanche in questa occasione. Ovviamente la scelta di abito e velo va rapportato ai luoghi delle nozze. In una sala comunale stretta evitiamo il velo cattedrale, così come lo eviteremo in una chiesetta di campagna ma in una location molto ampia,  un abito di dimensioni differenti ed un velo più importante potrebbero essere perfetti. Sinceramente le mie spose che sognano di sposarsi con un velo non vi rinunciano né per le funzioni civili né per le seconde nozze. Anzi, per queste ultime lasciatemi una considerazione. A volte le donne sentono la differenza pensando che non si è più giovanissime. Devo rivelarvi che sempre più, negli ultimi anni, l’età delle spose si è alzata e sono ben poche le diciottenni che vanno all’altare. Il mio consiglio: “Non limitatevi”!

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