Di amore tossico, se ne parla all’ordine del giorno. Chiedere aiuto, non solo si può ma è fondamentale. Parlatene in famiglia e con amici e se siete impossibilitati dal parlarne in famiglia rivolgetevi alle associazioni. Sono tante, in tutto il territorio nazionale e si occupano di aiutare ad uscirne. L’amore tossico è insidioso da riconoscere quando c’è un coinvolgimento emotivo molto forte e spesso, per alcune persone è anche difficilissimo uscirne. Esistono dei segnali, anche piuttosto evidenti, che possono aiutare a inquadrare il rapporto.
Il controllo
Che sia finanziario, sociale o psicologico, il controllo è sempre sintomo di amore tossico. Chi ama davvero, non mette in atto alcuna dinamica di controllo nei vostri confronti. L’amore è fiducia, rispetto, è libertà.
La gelosia
Ancora oggi, da alcuni è considerata addirittura un sinonimo d’ amore ma non lo è. La gelosia è emblema di qualcosa di tossico, ed è causata dalla forte insicurezza di chi la prova. Non esiste gelosia innocente, comincia sempre con poco e tende a espandersi, fino a rendere la vita dell’altro impossibile.
La dipendenza affettiva
Far ruotare la propria vita intorno a quella dell’altro, non è amore, è una compensazione alle mancanze dell’altra persona, che cerca in voi, l’affetto che non ha avuto. Attenzione a frasi come “Senza te non vivo”, “Tu sei tutto per me”. Chi si annulla per un altro è un dipendente d’affetto, non è una persona innamorata.
Il possesso e lo stalking
Amore è libertà. Va da sé, che il possesso è quanto di più lontano ci sia dall’amore. Comportamenti da stalker e frasi del tipo “Sei mia” che sembrano innocenti, in realtà denotano un concetto distorto del possedere l’altro come rappresentazione di un amore, che amore non è.
L’indifferenza
L’indifferenza è palesemente un sintomo di mancanza di qualsiasi interesse, figuriamoci dell’amore. È un modo subdolo e manipolatorio che qualcuno mette in atto per aumentare la sua attrattiva e superiorità agli occhi dell’altro. Se non c’è dialogo, né intimità è il momento di andarsene.
La manipolazione
Esistono individui bravissimi a rigirare le cose e con un’innata propensione a intortare gli altri come meglio credono, fino a riuscire ad avere delle vite parallele. I manipolatori sono i più subdoli in assoluto, perché smascherarli a un occhio non attento è difficilissimo. Un segnale tuttavia c’è. Se tutto sembra andare troppo bene accendete la spia.
La competizione
Un po’ di sana competizione è costruttiva, il problema sorge quando, soprattutto in due individui impiegati nello stesso settore, non viene accettato che l’altro possa avere un’opportunità in più, che abbia più successo o talento. L’invidia è la spia da tenere d’occhio.
L’umiliazione
Anche qui siamo sul binario di quanto di più lontano ci sia dall’amore. Umiliare, per l’aspetto, il lavoro, mortificando l’altro è solo un orribile tentativo di abbassare il suo livello, quando interiormente sappiamo che non possiamo competere. Mai permettere che ci manchino di rispetto. Mai.
L’incoerenza tra parole e fatti
Dicono che il viaggio più lungo e difficile sia quello tra il dire e il fare. Lasciate perdere gli incoerenti, perché rischiano di travolgervi in uno stato di inazione perenne. Meritate di meglio, fuggite.
La menzogna
Ovviamente, chi vi mente, non vi ama, perché amore è rispetto e la menzogna è forse la più grande mancanza di rispetto che ci sia. Alt! Nessuna attenuante, che non sia usata per farvi una bella sorpresa. In quel caso ci sta ma se non è così, anche se ha mentito sul colore preferito per fare colpo, allontanatevi. Se mente su quello, probabilmente, lo farà con tutto.
La paura della solitudine
Simile alla dipendenza affettiva ma non del tutto, perché chi dipende prova un attaccamento alla persona, cosa che chi si lega per paura della solitudine, non fa. Che siate voi, Giovanna, Mario, Ercole o un albero, non fa differenza. Volete essere un bastone di chi non sa stare in piedi da solo?
La violenza
Chiudiamo con il più terribile, che non va mai sottovalutato. La violenza, verbale o fisica deve sempre generare quattro reazioni. Memorizzate: la rottura, la fuga, la richiesta di aiuto alle forze dell’ordine e soprattutto, mai dare seconde opportunità o accettare incontri di chiarimento. Nella migliore delle ipotesi vuole tornare con voi e voi non lo volete. Nella peggiore vuole farvi del male. Imparate ad amarmi, tutelandovi.
Quando diventa pericoloso
Se nella vostra storia è presente uno o più fattori tra quelli elencati c’è una sola cosa da fare: scappare a gambe levate, il prima possibile. Fortunatamente non siamo alberi e possiamo e dobbiamo scegliere di non restare, per nessun motivo, in situazioni che ci mettono angoscia e sofferenza, o peggio ci inseriscono in un contesto di potenziale pericolo. Il numero 1522 è il numero nazionale Anti violenza e Stalking. Nei casi gravi, non esitate a rivolgervi alle Forze all’Ordine.