Non è mai troppo presto quando si parla di Reali. Nonostante la giovanissima età, infatti, il principino George si sta gradualmente avvicinando a quello che sarà il suo futuro da… incoronato. A 11 anni non ancora compiuti il giovane si trova ad avviarsi con una certa prudenza, dimostrata da entrambi i genitori, a quelli che in futuro saranno i suoi doveri reali. Imprescindibili e comunque inevitabili.
A rivelarlo alla stampa è stato il giornalista Robert Hardman, autore di The Making of a King: Charles III and the Modern Monarchy. La tattica scelta da Kate e William è stata pensata per fare in modo che George non sia terrorizzato e schiacciato dai suoi già pesanti compiti, ed è anche un modo per coinvolgerlo direttamente nella sua crescita da futuro re, cosa che in passato non è stata contemplata per altri Reali. «Con George c’è la sensazione che la priorità sia che lui e i suoi fratelli non vengano scoraggiati, che il loro futuro non sia spaventoso e opprimente ma che sia qualcosa che capiscano e che farà parte della loro vita senza mai abbatterli» ha raccontato il giornalista britannico a People, aggiungendo, l’importanza di avvicinare il principino alla vita da royal con discrezione e normalità, rendendo comunque il percorso piacevole.
A re Carlo, questo non fu consentito e altri scelsero per lui, rendendogli l’infanzia molto difficile e imponendogli forse anche il matrimonio che non desiderava affatto. Anche per William l’avvicinamento al trono iniziato quando era piccolissimo non è stato dei più facili (anche se molto più facile di quanto accadde al papà) e l’eccesso di educazione e di regole ha praticamente allontanato da Corte il principe Harry, che non si è mai ritrovato nei rigidi codici che da secoli governano il palazzo e i prescelti al trono. Così mentre Harry e Meghan tengono i loro figli ben lontani da Buckingham Palace, William e Kate hanno dato una brusca frenata al protocollo: l’importante è che il picoclo Goerge inizi a comprendere gradualmente come sarà la sua vita reale da adulto: con grande calma perché in ogni caso nessun impegno reale verrà assunto dal Royal Baby prima del compimento dei vent’anni.
Ciò che William e Kate vogliono per il loro piccolo George è che sia entusiasta di ciò che fa e probabilmente di ciò che un giorno diventerà: per questo è necessario che venga ancora protetto, gestendo senza imposizioni un’esposizione graduale che lo aiuti a comprendere le sfaccettature complicate e rigide della vita reale. Al momento, intanto, la priorità è un’altra, ed è quella di decidere il percorso di studi del futuro re.
George frequenta la Lambrook School di Ascot, come Charlotte e Louis, ma tra due anni dovrà cambiare istituto. Pare che William e Kate siano d’accordo, affinché il suo percorso dai 13 anni in poi continui nella prestigiosa St Edward’s School di Oxford, detta Teddies, scelta in quanto paladina della lotta al bullismo con un margine di tolleranza zero a chi sgarra. Uno strappo al passato visto che William e Harry frequentarono il prestigioso college di Eton. Un modo ulteriore per proteggere George dagli eventuali e sempre numerosi hater da college, regalandogli un’educazione serena che contempli ancora pochi doveri e un pizzico di serenità. Ciò che non è stato per i suoi predecessori eredi al trono, visto che sia Carlo che William non hanno passato un’infanzia felice nel corso nella loro rigida educazione tutta regole e divieti.
di Katya Malagnini
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