Ilary Blasi contro Totti, è iniziata la guerra: trapelano ogni giorno particolari di una battaglia senza esclusione di colpi
Spuntano nuove ombre sulla separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi. In vista del processo che li vedrà uno di fronte all’altro con tanto di testimoni, emergono nuovi dettagli sul divorzio più chiacchierato d’Italia.
Secondo il quotidiano La Verità e di tutti gli altri giornali che sarebbero venuti a conoscenza di dettagli sugli atti depositati dai legali della Blasi nell’ambito del procedimento civile per il divorzio, Francesco Totti dilapiderebbe nei casinò sei volte la cifra destinata ai figli e avrebbe omesso alcune informazioni, in riferimento a carte di credito e conti correnti a lui intestati e cointestati sui quali operare.
Pare che l’ex calciatore abbia speso, in gioco d’azzardo, quasi tre milioni e mezzo di euro. Attraverso il suo team, Francesco Totti non ha negato la passione per il gioco ma ha sostenuto che Ilary, tra libro e docufilm, sia più ricca di lui. Tra pochi giorni, i due si chiariranno in tribunale e sarà una sfida durissima. L’ex capitano della Roma è infatti agguerritissimo e si farà affiancare da Cristiano Iovino, il personal trainer con il quale Ilary l’avrebbe tradito per prima. Lo stesso Iovino ha più volte sostenuto che tra loro ci fosse stata una relazione intima, terminata quando Ilary ha conosciuto Bastian Muller, l’imprenditore tedesco, di cui si è innamorata.
Ilary Blasi invece, già nel suo libro spiega come sia in realtà certa che la relazione tra Francesco e Noemi sia iniziata molto prima di quando Dagospia diede i primi segnali, mentre Noemi afferma che la verità viene sempre a galla. Come finirà? Dopo un docufilm Unica che avrebbe fruttato all’ex conduttrice dell’Isola 700.000 euro e un libro Che stupida, dove Ilary parla nei più intimi dettagli della sua separazione, e dopo vent’anni d’amore e tre figli in una liaison che sembrava principesca, tutto si riduce a uno scontro in tribunale, dove la cosa più importante sembra essere la vittoria della causa.
di Katya Malagnini
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