Non provate a definire la sua ultima canzone come il nuovo tormentone dell’estate, Cristiano Malgioglio arriva con Tutti me miran, un brano energico, sensuale, frenetico che ci accompagnerà per questi mesi caldi. «E’ più di un tormentone – ci confessa – è un brano su cui lavoro da mesi. Non nasce a tavolino per conquistare le spiagge italiane ma è soltanto una nuova espressione di me come cantante».
E’ una cover?
E’ un riadattamento di una famosa canzone di Gloria Trevi che mi ha autorizzato a farne una versione italiana, lasciando parte del testo originale. Ne sono onorato.
Vieni da grandi successi discografici: Mi sono innamorato, Dolceamaro…
Eh già, ogni anno una nuova sfida. Cantare è la mia prima passione, mi diverte. Come anche scrivere lo è sempre stato.
E tu hai scritto per le più grandi.
Ho iniziato a scrivere per Giuni Russo, Dori Ghezzi le prime a credere in me come autore. Poi sono arrivati i successi con Iva Zanicchi, Mina, Raffaella Carrà, Ornella Vanoni e Stefania Rotolo, scomparsa 40 anni fa. Un vero talento, era una numero uno.
La canzone che scrivesti per lei ti ha dato tante soddisfazioni.
Hai ragione. Cocktail d’amore fu sigla di un importante trasmissione di Rai Uno, Tilt. Era il 1979. Poi 20 anni fa Ferzan Opzetek la mise nel film Le fate ignoranti facendola scoprire alle nuove generazioni e poi anche una trasmissione di successo di RaiDue, condotta da Amanda Lear, prese il titolo dalla canzone. Le belle canzoni durano per sempre.
A proposito di Amanda Lear, hai scritto anche per lei.
Veniva da successi discografici in tutto il mondo. La convinsi a incidere per la prima volta cantando in italiano. Con l’aiuto di Giuni Russo che ne compose la musica nacque Ho fatto l’amore con me. Fu uno scandalo ma un grande trionfo. Poi ne ho scritte tante altre per lei: Assassino, Ritmo salsa.
E di Giuni cosa mi racconti?
La voce più bella del panorama musicale italiano. Un’estensione vocale unica, eccezionale. Con Battiato poi raggiunse finalmente la popolarità che meritava.
Tra gli artisti con cui hai collaborato a chi ti senti più legato?
Sicuramente Mina, Celentano, Zanicchi. Mi sentivo onorato che cantassero i miei testi.
E Raffaella Carrà?
Veniva da sigle televisive di successo. Mi contattò Gianni Boncompagni, voleva che scrivessi per lei un brano d’ amore su una musica di Franco Bracardi. Nacque Forte, forte, forte, fu un successo. Poi fu ripreso anche dal grande dj Bob Sinclair che ne ha fatto una versione dance. Per Raffaella ho scritto poi Ciak, Innamorata, Gnam Gnam, Voglio tutto soprattutto te e recentemente Il lupo. E’ la vera star che noi abbiamo.
Ora sarai impegnato per la promozione del nuovo brano.
Sì, devo ringraziare Luciano Suraci, presidente di Rtl che crede nelle mie canzoni. Senza di lui negli ultimi anni non sarei arrivato da nessuna parte. Un uomo attento, preciso, leale. Poi finirò di preparare il mio album che uscirà in autunno. Incrocio le dita.
E la tv?
Dopo il grande successo nella conduzione dell’Eurovision Song Contest su RaiUno ho scoperto un nuovo Malgiolgio. Mi piacerebbe continuare su quella strada. Vedremo. Non aggiungo altro.
Un sogno nel cassetto?
Mi piacerebbe riunire tutte le donne per le quali ho scritto e fare un mega concerto dedicato a loro. So già che rimarrà tale, ma sarebbe molto bello.
Un pensiero speciale va a Milva.
Che donna, che talento. Per lei scrissi Oh, mama. Sono riuscito a farle dare il Premio alla carriera a un Sanremo di 3 anni fa condotto da Claudio Baglioni. Era felice. Un’artista che non dimenticheremo mai.