Marco Carta: il cantante si difende e ora passa al contrattacco

Una brutta vicenda, quella in cui è stato coinvolto Marco Carta. Il cantante è finito nelle pagine di cronaca con l’accusa di aver rubato sei magliette per un valore di 1200 euro in una nota boutique milanese. Al momento del furto, si trovava in compagnia di un’amica, nella cui borsa è stato trovato il cacciavite con cui sarebbe stato tolto l’antitaccheggio. Per lei è stato convalidato l’arresto, mentre le accuse su Carta sono cadute, anche se resta indagato.

Dopo il furto avvenuto nei giorni scorsi a La Rinascente di Milano, Marco Carta è stato scagionato dalle accuse. Il cantante di Amici ha parlato della notte trascorsa in carcere: “Facevo avanti e indietro, mi sentivo un animale in gabbia. Sono rimasto in cella fino alle 4:30 del mattino, poi una pattuglia mi ha accompagnato a casa. Ero scioccato e non stavo bene, fissavo il vuoto”. L’interprete si professa innocente: “Il magistrato ha visionato i documenti per ore e non ha trovato prove certe e c’erano cose che non tornavano nelle dichiarazioni messe a verbale”. Non è dello stesso avviso il papà di Fabiana Muscas, la donna che era con lui e per la quale è stato convalidato l’arresto: “Si è presa le colpe per salvarlo”. Dello stesso avviso sembrerebbe essere il noto paparazzo Maurizio Sorge: “Sicuramente non è un ladro, ma altrettanto sicuramente non poteva non sapere cosa stesse facendo la sua amica”.

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