Non c’è Sanremo senza polemiche e anche la settantesima edizione non poteva essere da meno. Sotto accusa le dichiarazioni di Amadeus, direttore artistico del Festival, che durante la conferenza di Sanremo 2020 ha affermato di aver scelto Francesca Sofia Novello, fidanzata di Valentino Rossi, “per la sua bellezza e per la sua capacità di stare accanto a un grande uomo rimanendo sempre un passo indietro”. Sulla questione si sono schierati molti nomi dello showbiz: Claudia Gerini, ad esempio, ha persino lanciato l’hashtag #boycottsanremo per schierarsi contro le frasi, etichettate come “sessiste”.
Anche Paolo Gambi (scrittore, poeta, giornalista, docente ed ex mental coach) ha voluto dire la sua sulle polemiche scaturite dalle dichiarazioni del conduttore e lo ha fatto sul suo profilo social.
L’autore, che ha fatto della crescita personale il fil rouge della sua vita e della sua arte, tocca anche l’affaire Salvo Veneziano squalificato dal Grande Fratello Vip per via di alcuni commenti rivolti a una delle concorrenti.
“Amadeus non scusarti! Come ha recentemente dichiarato il candidato all’Oscar Terry Gilliam ‘sono stufo, in quanto maschio bianco, di essere incolpato di tutto ciò che c’è di sbagliato in questo mondo’.
Agli uomini piacciono le donne belle. Non c’è niente di cui scusarsi nell’essere uomini. Mandarle in TV contribuisce alla buona riuscita numerica dell’evento. Tanto quanto lo fanno gli uomini belli.
Gli uomini devono essere liberi di desiderare una donna che stia un passo dietro a loro, tanto quanto le femministe possono desiderare il contrario ed esprimerlo in ogni sede senza che nessuno gridi allo scandalo.
Libertà. Per tutti però.
La propaganda femminista di odio nei confronti dei maschi e delle femmine tradizionali è divenuta insopportabile in questa sua imposizione del pensiero politicamente corretto. E il risultato è che gli uomini non possono più neppure parlare né vagamente proporre il proprio punto di vista maschile senza essere aggrediti e bullizzati con una violenza da purga staliniana.
Un giornalista è stato deferito al tribunale interno dell’ordine per aver semplicemente scritto che Nilde Iotti era brava a letto e anche in cucina. Fatto che qualunque uomo tradizionale desidera. Non c’è niente di cui scusarsi.
Il concorrente del Grande Fratello Salvo Veneziano è stato espulso semplicemente per aver detto nel suo modo ruspante e dialettale che desiderava due ragazze seminude. Sì, in modo eccessivo per un programma tv, forse le scuse ci volevano per lo forma, non per la sostanza. Ma qualunque chat di maschi è piena di espressioni ben peggiori. Non c’è da scusarsi se di fronte alla nudità femminile, specie se ostentata, un uomo viene conquistato dall’ormone.
Gli uomini devono rivendicare il diritto ad essere se stessi in questa società femministizzata.
Solo una ottusa e totalitaria visione ideologica della vita può pretendere che non esistano maschi che desiderano donne belle e tradizionali o che non possano esprimere la propria identità.
Ciò che sconcerta maggiormente è il silenzio totale di una posizione che smascheri la falsità ottusamente propagandistica di queste posizioni iperfemministe.
Le prime vittime della propaganda femminista sono peraltro quelle donne che vorrebbero trovare un uomo e si ritrovano invece solo il frutto del femminismo: maschi confusi e spaventati da se stessi. E donne che ogni giorno dichiarano guerra ai maschi.
Amadeus grazie, e rimani te stesso: uomo. Senza scusarti”