Bastano 7 giorni per ritrovare l’amore con il nostro partner? Sembrerebbe di sì, almeno secondo 7 giorni per ritrovare l’amore, libro di grande successo di due popolari scienziati, John Gottman e Julie Schwartz Gottman, marito e moglie e tra le massime eccellenze mondiali per la terapia di coppia.
L’AMORE È UNA QUESTIONE DI STRATEGIA?
Nel loro ultimo libro, dal successo planetario, 7 giorni per ritrovare l’amore (edito da Corbaccio) i due terapeuti sostengono che in sette giorni è possibile riconnettersi con il proprio partner. Come? Ecco i punti salienti citati dal manuale, che è il risultato di 40 anni di lavoro e oltre 3.000 coppie esaminate.
I QUATTRO CAVALIERI DELL’APOCALISSE
In primis, la coppia di scienziati sostiene che vanno identificati e naturalmente neutralizzati i quattro cavalieri dell’Apocalisse, in grado di distruggere tutto: la tendenza a rivolgere le critiche all’altro, accusandolo dell’andamento nefasto delle cose nella gestione domestica. Poi, il disprezzo, con insulti palesi ma anche con una cattiveria mascherata da sarcasmo. Inoltre, pare non aiuti nemmeno stare sulla difensiva o peggio alzare dei muri. Questi ultimi fattori portano al blocco del dialogo e all’incapacità di ritrovare l’amore in 7 giorni.
SETTE LIVELLI SU CUI LAVORARE
All’interno di un contesto di coppia c’è bisogno di sentirsi amati, rispettati e valorizzati, perché questi sono sinonimi di amore e rispetto. Quanto elencato poc’anzi, invece è quanto di più lontano ci sia dall’amore e invoca svalutazione e mancanza di rispetto. Gli autori del libro hanno quindi definito sette livelli su cui lavorare insieme, per far rinascere il rapporto.
1) Il primo consiste nel costruire mappe. Fare domande, per capire come sia cambiato e come stia cambiando il rapporto.
2) Il secondo livello è quello di esprimere stima e amore al nostro partner.
3) Nel terzo troviamo il modo di porci nelle richieste, che non dev’essere di superiorità o aggressivo.
4) Il quarto step è influenzato dai primi tre livelli e punta alla gestione dei conflitti, che può essere positiva o negativa a seconda del pensiero che abbiamo sul partner. Se rientra dal lavoro nervoso facciamo caso se attribuiamo la colpa al suo essere o al fatto che posa essergli successo qualcosa.
5) Il quinto livello fa leva sui soprannominati cavalieri dell’Apocalisse e punta a evitare atteggiamenti di critica, disprezzo, difensiva.
6) Il sesto livello invita a connettersi con le ambizioni del partner, incoraggiandolo, sostenendolo, quando possibile aiutandolo.
7) Infine, il settimo step punta a trovare un senso della vita che sia condiviso da entrambi e che anche se non si tratta della stessa cosa, che sia rispettata e appoggiata.
di Katya Malagnini