In questo articolo
ToggleRaoul Bova e Rocìo Munoz Morales, quanta voglia di fare festa. Già, perché in occasione del 36esimo compleanno dell’attrice spagnola, la coppia ha dimostrato che 11 anni dopo il loro incontro sono più belli, affiatati e innamorati che mai. L’attrice spagnola ha ripercorso le tappe della loro storia davanti ai microfoni di Mamma Dilettante.
La storia tra i due attori è iniziata in un momento delicato per Raoul Bova, che si stava separando dalla sua prima moglie Chiara Giordano, da cui ha avuto Alessandro Leon e Francesco. Ma anche perché da allora la coppia ha affrontato molte sfide, dimostrando però un legame sempre più saldo nel corso degli anni. Galeotto fu il set del film Immaturi – il viaggio qui, tra un ciak e l’altro, Raoul e Rocìo hanno avuto modo di conoscersi e innamorarsi: «Sul set c’era un rapporto professionale e di stima. Poi abbiamo continuato a cercarci: c’era un collegamento di anime, avevamo capito che volevamo frequentarci», ha raccontato l’attrice spagnola. «Non ho mai pensato che sarebbe diventato il papà delle mie figlie e che mi sarei trasferita in Italia insieme a lui – ha rivelato la Munoz Morales nel podcast di Diletta Leotta – Era un uomo bellissimo, serio, professionale, non sapevo che fosse un attore famoso in Italia. C’è voluto anche del tempo prima di fidanzarci. Ci amiamo per quello che siamo e, anche nei momenti in cui abbiamo fallito, ci siamo rinnamorati».
Gli inizi non sono stati facili, visto che l’attrice spagnola è stata il bersaglio di critiche – da quella di rovinafamiglie a quella di ‘raccomandata’ – e di polemiche per la differenza di età col partner (17 anni). Rocìo ha spiegato però come passo dopo passo sono riusciti a costruire la loro bellissima storia d’amore. «Dopo il primo set insieme, io sono tornata in Spagna e lui in Italia. Poi mi sono arrivate delle proposte di lavoro qui, ci siamo incontrati e trovati come se non fosse passato il tempo. Sulla carta non eravamo fatti uno per l’altra, parlavamo due lingue, lui era più grande di me – ha raccontato l’attrice spagnola – Raoul si è avvicinato con grande gentilezza, senza essere invadente. Ci è voluto un po’. Non dico per innamorarmi perché tra noi c’è stata subito un’attrazione forte, ma per capire tutti e due se quello poteva essere l’amore della nostra vita».
Una cosa è certa, il tempo ha dimostrato che questo è davvero l’amore della loro vita. Due anni dopo aver ufficializzato la loro relazione, nel 2015, i due hanno infatti dato il benvenuto alla primogenita, Luna, seguita da Alma nel 2018. «I figli sono l’espressione dei sogni… la speranza, l’amore, l’infinito», ha commentato Bova sui social. A questa magnifica unione mancherebbero solo le nozze: «Mica lo posso chiedere io – ha sottolineato l’attrice – se non me lo chiede non mi sposerò, su questo sono tradizionale. Arrivo da una famiglia in cui i miei genitori sono stati sposati per 52 anni e si sono sempre amati tantissimo. È stato un esempio il loro». Per ora però questa proposta da Bova non è ancora arrivata, ma questo non mette in discussione la loro favola: «Siamo molto innamorati. Non è un amore scontato, ancora ci cerchiamo, tentiamo di stupirci. Se dovessi scegliere una persona con cui andare in discoteca, fare shopping, confessarmi e fare follie sarebbe lui».
Nell’attesissima 14a stagione, prevista inizialmente in primavera, per poi slittare in autunno, a due anni e mezzo dalla tredicesima, a Spoleto arriverà un nuovo capitano (Eugenio Mastrandrea), una nuova Pm (Gaia Messerklinger), Bart (un bambino con sindrome di Down, interpretato da Francesco Baffo) e Giulia, la sorella di don Massimo, a cui dà il volto Federica Sabatini: «Molte cose di don Massimo le capiremo nelle nuove puntate grazie al rapporto con Giulia, che lui accoglie in canonica nonostante il passato difficile che li divide». Il pubblico sembra apprezzare sempre più don Massimo, nonostante gli abitanti di Spoleto inizialmente non volessero il prete nuovo e dicevano “Ridateci don Matteo!”. Ma Raoul Bova è indubbiamente riuscito a lasciare il segno.
A te l'onere del primo commento..