Lucio Corsi, nel passato del menestrello dell’Ariston c’è anche l’alta moda: nel 2017 il cantante ha sfilato per Gucci in un evento internazionale. TUTTE LE FOTO
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Lucio Corsi, a quanto pare non è stato il palco di Sanremo 2025 lo scenario più dirompente in fatto di moda. Il cantautore toscano aveva infatti sfilato per Alessandro Michele nel 2017, quando il famosissimo stilista era ancora alla direzione creativa di Gucci. L’occasione si era presentata durante lo show dedicato alla collezione Cruise 2018, svelata al Palazzo Pitti di Firenze.
Alessandro Michele in quella presentazione proponeva un Rinascimento rock ‘n’ roll che mirava a riportare l’attenzione sulla bellezza della Grecia antica e della Roma imperiale. Con perle e corone d’alloro, il designer aveva rielaborato codici del passato, riportandoli alla nostra realtà. A stupire però è stata senla presenza in passerella di Lucio Corsi, scelto poi, insieme a Miriam Leone, Alessandro Borghi e Francesco Bianconi dei Baustelle, per la campagna Roman Rhapsody immortalata dal fotografo inglese Mick Rock, celebre per aver immortalato i grandi della musica.
E pensare che Lucio Corsi aveva già vissuto la sua esperienza sanremese, però per ‘fiction’: infatti, lo scorso anno era stato convocato dal direttore artistico Carlo Verdone in ‘Vita da Carlo’, e lui gli avrebbe attribuito la vittoria! La sua poetica genialità, così come gentilezza, originalità e fantasia – qualità apprezzate dal regista romano – sono state le carte vincenti dell’artista maremmano durante la ‘vera’ kermesse: infatti Lucio ha incantato il pubblico dell’Ariston e quello a casa, conquistando una valanga di preferenze e piazzandosi secondo, con una manciata di voti a separarlo dal primo classificato Olly!
Da molti considerato il ‘vincitore morale’ del Festival, il 31enne grossetano deve parte del successo anche al duetto delizioso con Topo Gigio nella serata delle cover, superato solo da Giorgia e Annalisa: «Topo Gigio mi ha insegnato come non diventare una marionetta, come fare a tagliare i fili di chi ti vorrebbe far muovere a suo piacimento – ha spiegato Lucio Corsi – Inoltre Topo Gigio esordì in televisione nel 1959, proprio con la voce di Domenico Modugno… Volare è la canzone delle canzoni poiché l’elemento della musica è l’aria, e io durante l’esibizione mi sono perso negli occhi azzurri di questo amico di sempre».
Tanti i punti di forza di Lucio Corsi che, a sorpresa, si è aggiudicato posizioni che sembravano già appalto di big più quotati: a partire dal look da ‘menestrello’ moderno, con abiti spesso cuciti a mano (sono un cult le sue ampie spalline imbottite con i pacchetti di patatine) e il volto coperto di cerone e rossetto, per arrivare ai suoi testi, che parlano al cuore. La ballata ‘Volevo essere un duro’ racconta il bisogno di sentirsi forti come bulli, invece di essere normali come i ragazzi «che si arrampicano sugli alberi e camminano con lo sguardo al sole».
Impossibile non notare le similitudini rubate al mondo animale della sua Maremma, una grande ispirazione nel mondo delle sette note di Corsi: Bestiario musicale infatti è il suo primo album in studio, datato 2017. Questa sensibilità ‘faunistica’ non è legata solo alla sua arte: durante la conferenza stampa sanremese, infatti, Corsi ha rivolto un saluto ai «fratelli Era ed Enea Corsi», i suoi due cani affidati alle cure dei genitori.
Mamma e babbo sono due figure fondamentali nella sua vita, grazie al loro appoggio Lucio Corsi ha avuto tante chance: «Mio figlio è sempre stato un’anima libera e sensibile. È come lo vedete sul palco. Da bambino era bravissimo a disegnare, poi ha declinato la sua creatività nella musica. In famiglia non gli abbiamo mai detto ‘fai questo o fai quello’ ha detto la madre. Il padre ha aggiunto: «Non ci aspettavamo che arrivasse sul podio, è stata una bomba, lui vuole solo suonare, il palco è il suo habitat». Per finire, pochi sanno che Lucio Corsi è appassionato di moto e segue motomondiale e superbike a qualunque orario! Da piccolo infatti il cantante si cimentava con il motocross. Poi, come dice lui stesso, ha scoperto i Rolling Stones e la chitarra.
Nato a Grosseto il 15 ottobre 1993, è cresciuto nelle campagne di Vetulonia, vicino alla località dove la famiglia gestisce un ristorante. La madre, Nicoletta Rabiti, è pittrice (un suo quadro è stata la copertina di un album del figlio) mentre il padre, Marco Corsi, è stato operatore per la Rai e artigiano del cuoio. Si è appassionato alla musica guardando i mitici Blues Brothers da bambino, e componendo i primi brani sin da giovanissimo, esibendosi nei locali e nelle piazze della propria città dal 2011.