L’Italia ha sfornato l’ennesimo sex symbol, anche se Giacomo Gianniotti, che già aveva varcato le frontiere nazionali partecipando alla celebre serie Grey’s Anatomy, vive con sua moglie Nichole tra Los Angeles e Toronto ed è naturalizzato cittadino canadese. Nato a Rona il 19 giugno del 1989, già protagonista di Diabolik, Giannotti ha trovato la sua consacrazione definitiva nella sua terra d’origine con L’inganno, la serie Netflix che sta spopolando in tutto il mondo. La storia di Gabriella, una donna sessantenne (Monica Guerritore) che cede alla passione di Elia, un uomo molto più giovane di lei. Una serie dai toni forti che ha stupito (e anche imbarazzato) anche lui: « prima non avevo mai girato scene di nudo – ha dichiarato Giannotti a Repubblica – e se è andata bene è dovuto totalmente al coraggio che ha avuto Monica Guerritore in queste scene erotiche. Mi ha dato sicurezza, senza di lei non sarei stato a mio agio. lei aveva girato scene così in passato, mi ha aiutato a non giudicarmi e a non sentirmi insicuro. In Inganno i ruoli si rovesciano, in genere è la donna l’oggetto del desiderio, qui il corpo che diventa oggetto è il mio».
Sull’argomento è intervenuta anche Monica Guerritore, che ha affrontato con grande serenità il difficilissimo ruolo di Gabriella: «Mi sono trovata spesso in difficoltà nello stare di fronte a Giacomo con la mia bellezza sfiorita rispetto a quella che il pubblico ricorda. C’è anche un paragone reale su di me». Ma di fronte a un ruolo complicato la Guerritore con i suoi 66 anni non si è certo tirata indietro: «Ho capito subito che era una donna che valeva la pena raccontare, un personaggio denso e potente nel suo sviluppo. Il coraggio nel farlo mi viene perché il mio mestiere è questo: raccontare qualcosa che in genere non si racconta. Ho pensato che quest’avventura femminile fosse importante da portare sullo schermo e raggiungere il più grande numero possibile di persone. Perché bisogna smetterla di pensare che siamo puro ideale, senza corpo. Gabriella potrebbe essere come Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi, alla ricerca di una strada in questa età dove non c’è niente».
Anche per Giacomo Gianniotti raccontare questa storia senza tabù è stato molto importante: Mia moglie Nichole ha nove anni più di me, sono contento che storie come Inganno aiutino a sdrammatizzare, a vincere gli stereotipi e i tabù. La gente pensa che sia strano se la donna è più grande, e questa è una follia. Per accorgersene basta passeggiare per Trastevere e lo vedi». Giacomo è legato da anni alla truccatrice Nichole Gustafson, che ha sposato nel 2019. L’inizio della storia a base di trucco e parrucco, visto che lei si è trovata a truccarlo a Hollywood durante un servizio fotografico. La coppia vive ancora in Canada ma è legatissima all’Italia, dove nel 2019 ha celebrato il suo matrimonio: nozze celebrate a Villa Pocci, proprio nei Castelli Romani dove Gianniotti è cresciuto.