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ToggleIl famoso podcast ‘Pezzi: dentro la musica’ ha ospitato Fedez nei giorni più caldi del festival di Sanremo, strappando al rapper molte dichiarazioni importanti, che seguono a troppe polemiche e scandali, che lo hanno inseguito fino alle scale del teatro Ariston. Innanzi tutto quegli occhi tutti neri che hanno impressionato i fan, con però alcun retroscena da raccontare: «Quando si fanno le prove generali ha esordito Fedez – ci dicono di vestirci in una certa maniera, perché registrano l’esibizione nel caso dovesse succedere qualcosa. Ho provato l’esibizione e ho dimenticato il portalenti e non potevo toglierle. Poi ero uno degli ultimi a fare le prove».
Lenti ‘all black’ legate al testo della canzone ‘Battito’ che Fedez porterà in gara: «Mi piaceva mettere le lenti nere, è un’idea che mi è venuta all’ultimo e siccome nel brano dico ‘dentro i miei occhi, guerra dei mondi‘ ho pensato di indossarle in prova e sul palco». Federico Lucia poi parla degli scandali che lo hanno travolto sulla sua relazione con Angelica Montini, di cui lui ha parlato a Fabrizio Corona: «Pago l’errore, un errore gravissimo. La cosa che mi dispiace di più è che questa cosa possa aver ferito e danneggiato altre persone – il riferimento alle recenti dichiarazioni di Chiara Ferragni è evidente – oltre a me, e quindi non posso lamentarmi di una mia cazzata, più che cazzata, un errore gravissimo».
Fedez racconta poi che è sempre stato convinto del suo ritorno a Sanremo: «non ho mai detto a nessuno di voler rinunciare al festival, non vi nego però che ho avuto dei momenti intensi. In un altro momento della mia vita quello che avrei fatto è trincerarmi in casa e cadere in un oblio di autodistruzione. A un certo punto mi sono detto: cerchiamo dalle cose brutte di trarre il meglio quindi devo per forza affrontare questa cosa. Nel bene e nel male, se riesco ad affrontarla, da questo merdone riesco a trarre qualcosa di positivo».
Fedez ha anche raccontato sui social il significato del brano con cui si è presentato al festival di Sanremo: «Battito è una canzone d’amore e d’odio, è il respiro affannoso della lotta più temuta, quella contro noi stessi, In cui viviamo accompagnati dai nostri demoni, danziamo con le nostre debolezze. Fingiamo di non sentirli, di non vederli, ma loro sono lì. Nel silenzio. Nel vuoto che rimbomba più forte di qualsiasi applauso o fischio».
«Esiste un momento in cui comprendiamo che il coraggio più grande non è la fuga, ma il guardarsi negli occhi – ha proseguito il rapper riferendosi di certo alla sua vita recente – smettere di ignorare quel vuoto assordante che grida per essere ascoltato perché è l’unico modo di esistere davvero. Non possiamo controllare ciò che accade intorno a noi, ma possiamo decidere come reagire a tutto questo. E’ la caduta, è il crollo, a costringerci a cercare un senso».
«Non ci domandiamo mai perché abbiamo vinto – ha concluso amaro Fedez raccontando il brano Battito – ma il fallimento ci costringe a interrogarci, a cercare risposte, a ricostruire. Cadiamo per imparare a rialzarci. Cadiamo perché la vita non smetterà di riproporci la stessa lezione, finché non la faremo nostra. Una spirale ciclica che vuole solo essere ascoltata. Battito è un richiamo a chi non vuole più fuggire, non è più tempo di scappare, è tempo di cadere». Un Sanremo sicuramente doloroso ma anche con quel pizzico di coraggio e sfrontatezza che rende Fedez unico.