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ToggleL’ex di Cremonini, Martina Maggiore: quattro anni e mezzo di passione, sogni infranti, tradimenti e un libro per raccontare il dolore di un amore finito nell’ombra. L’ex compagna del cantautore rompe il silenzio in un’intervista al settimanale Oggi e nel suo libro Ma che stupida ragazza svelando retroscena su una relazione iniziata come una favola e finita in un “abisso” di sofferenza.
Tutto ha inizio nel 2018, in una palestra di Bologna. Martina Maggiore, allora ventisettenne, e Cesare Cremonini si incrociano tra pesi e tapis roulant. «La nostra storia è cresciuta in modo naturale. Ci siamo conosciuti giorno dopo giorno ed è nato questo amore, in maniera limpida, pura», racconta l’ex di Cremonini, descrivendo un feeling che per i primi anni sembra magnifico.
«Ha fatto il suo primo San Siro ed io ero lì a sostenerlo, ho legato con i suoi amici e con sua madre, che mi vedeva come una figlia. Si prendeva cura di me, mi faceva sentire importante. Ogni mattina mi diceva quanto era bella e quanto mi amava. Per i primi due, tre anni, c’è stato un bell’equilibrio tra noi». Cesare diventa per Martina un punto fermo: «La mia storia con lui è iniziata come un sogno, quattro anni e mezzo in cui ho assaporato gioia e passione. Ma le favole, si sa, nascondono volti oscuri», confessa l’ex di Cremonini.
La svolta drammatica arriva quando Martina scopre casualmente alcuni messaggi sul telefono di del cantante. «Ho trovato una serie di chat: si scriveva con alcune ragazze. Cose brutte, che non avrei mai voluto leggere – rivela con amarezza – Mi crollò il mondo addosso. Ma non dissi nulla. Sono passati mesi, poi l’ho affrontato. Lui ha negato tutto, erano solo battute tra amiche». Nonostante il dolore, l’ex di Cremonini sceglie di restare, intrappolata in una «dipendenza affettiva» che lei stessa definisce paralizzante: «Avevo paura di perderlo perché ero diventata dipendente da lui».
Un anno dopo, però, la verità riemerge: nuove chat, nuove promesse infrante. «Mi ha detto che sarebbe stato ospite a Sanremo, nel 2022, e mi sono tenuta tutto dentro, perché aveva bisogno del mio sostegno. Ho scoperto che al Festival una delle altre era lì in platea. Ma quando l’ho affrontato, lui che è molto abile con le parole, ha fatto sentire in colpa me. Avrei voluto salvare la relazione, ma lui doveva prepararsi per gli stadi. Non aveva tempo per me. Lì ho detto basta».
La fine della relazione con Cesare segna per Martina l’inizio di un periodo oscuro. «Sono sprofondata nell’abisso», racconta l’ex di Cremonini. «Dopo un paio di mesi ho visto che era a Maratea, uno dei nostri posti del cuore, con un’altra. Ero annientata dal dolore, mi sembrava che nulla avesse più senso». Il percorso di rinascita è stato lungo e doloroso: «Ci sono voluti due anni per uscirne, sono stata in terapia, ho viaggiato. Ora ho imparato ad amarmi».
Nel libro Ma che stupida ragazza, Martina Maggiore trasforma il dolore in una testimonianza universale: «L’ho scritto per aiutare chi si trova nella mia stessa situazione. Mi sono annullata per amore, mi sono dovuta ricostruire da zero». Le pagine del libro sono un inno alla lotta per la libertà, con riflessioni che toccano il cuore: «A volte, i periodi più difficili della vita ti stanno facendo diventare una versione di te stesso che riesce a riconoscere la tua forza, che crede nella tua capacità di ricostruire anche le parti più rotte di chi sei – scrive l’ex di Cremonini – È all’interno di quel viaggio, è all’interno di quella lotta, dove ti verrà ricordato come hai superato tutte le cose che una volta pensavi ti avrebbero distrutto».
Ma che stupida ragazza non è solo una biografia, ma un manifesto sull’autostima. «Il mio libro è un viaggio, un percorso che parla anche di salute mentale attraverso la mia storia. Ed è questo quello che vorrei, che queste parole abbracciassero come esseri umani chiunque ora abbia un cuore fragile», spiega l’ex di Cremonini. Tra le righe, emergono verità scomode sull’amore e sulla necessità di lasciar andare: «È semplice: una persona o rimane con te o se ne va, o combatte per te o fugge. Alla fine, questo bisogna accettarlo e rispettarlo. Hai il potere di scegliere e gestire il modo in cui continui ad amare chi sei». E ancora: «Merito qualcuno che mi permetta di vivere senza preoccupazioni e menzogne, qualcuno che mi faccia sentire realmente unica e preziosa. Merito amore, comprensione, rispetto e perdono».
Dopo la storia con Martina, nella vita di Cesare Cremonini è arrivata Giorgia Cardinaletti, giornalista del Tg1. I due si erano conosciuti dietro le quinte del telegiornale, durante un’intervista: «Galeotto fu lo studio del primo telegiornale d’Italia, dove i due dopo una chiacchierata e una intervista, spenti i riflettori si sarebbero scambiati complimenti e numeri di telefono», riportò il settimanale Chi. Il loro rapporto, tenuto inizialmente segreto, era sbocciato in una vacanza paparazzata, con un bacio rubato che aveva confermato i rumor. Ma dopo quasi due anni anche questa storia si è conclusa, specificando che la rottura non era legata a «carriere o terzi incomodi».
Oggi Martina Maggiore guarda al futuro con nuova consapevolezza. «Sotto miliardi di stelle abbiamo visto l’amore», scrive nel libro. Ma ora sa che la vera forza sta nell’accettare che «a volte le cose più belle vanno lasciate andare». «Il famoso “resterò” viene sostituito da “in questo momento devo pensare a me stesso”», riflette l’ex di Cremonini. La sua storia è un incoraggiamento: «Puoi controllare come percepisci che l’amore che il tuo cuore ha dato sarà giusto per le persone giuste». E mentre il cantante naviga tra tour e rumori di nuovi amori, Martina ha trovato la pace: «Ora ho imparato ad amarmi».