La favola tv di Lucrezia Lando e Lorenzo Tano, da ‘Ballando con le Stelle’ all’amore vero. E lei è al settimo cielo: «con Lorenzo mi sento amata come io amo lui, per me è tutto»
Lucrezia Lando e Lorenzo Tano sono la coppia del momento! Protagonisti di una storia d’amore che sembra uscita direttamente da un film romantico, i due si sono conosciuti nove mesi fa e sono sempre più innamorati! Nonostante che ‘Ballando con le Stelle’ che li ha visti protagonisti sia finito da un pezzo, Lorenzo e Lucrezia continuano a danzare insieme il più romantico dei passi a due. Lucrezia Lando, conosciuta per essere una talentuosa ballerina, nota proprio per la sua partecipazione al talent show ha incontrato il suo Lorenzo, figlio del celebre attore Rocco Siffredi, qualche giorno prima, durante gli incontri del cast che precedevano la fortunata trasmissione. Quella sera, tra chiacchiere e risate, è scattata immediatamente una scintilla. La coppia ha raccontato gli inizi della loro storia a Caterina Balivo. I due, ovviamente, si sono conosciuti grazie all’accoppiamento fatto dal programma televisivo ma il colpo di fulmine è scattato prima di andare in tv. Lorenzo Tano, infatti, ha svelato che tra di loro è cominciato tutto subito, e che la vera e propria relazione è nata il 16 ottobre con il loro primo bacio. Quindi il regista e la ballerina stavano insieme già una settimana prima dell’inizio del programma di Milly Carlucci. Con il suo fascino naturale e la sua passione per l’arte e la cultura, non è stato difficile per Lorenzo conquistare il cuore di Lucrezia. Infatti, da quel primo incontro non si sono più lasciati, anzi, l’amore è decollato di giorno in giorno.
Per sposarci è ancora troppo presto
Un amore alle stelle per la ballerina di Bassano del Grappa (26 anni) e il figlio maggiore di Rocco Siffredi (28 anni) ma di matrimonio, al momento, non se ne parla. È stata lei a ribadirlo, rispondendo ai follower che le chiedevano se volesse sposarsi e diventare mamma. «Più mi si dice di fare una cosa, più non la faccio. Per ora nei nostri progetti c’è una bella vacanza, poi chissà? L’amore che ci lega è molto profondo e non è detto che entrambe le cose non arrivino presto o tra qualche anno. Sicuramente non faremo nulla sotto pressione o perché lo si vuole a furor di popolo», è stata la sua ironica risposta. Lucrezia si gode l’amore con Lorenzo giorno dopo giorno e non vuole certo nasconderlo: «è tutto quello che ho sempre desiderato. Il mio sogno era replicare la storia d’amore che hanno i miei genitori che da quando si sono incontrati non si sono mai lasciati perché insieme hanno trovato la pace e la serenità, il divertimento e la condivisione oltre ad un forte amore romantico. Finalmente con Lorenzo mi sento amata come io amo lui. Una reciprocità di sentimenti e di intenti che ho sempre desiderato. Lui è tutto, senza misure». Nonostante il grande coinvolgimento, i due si conoscono solo da sei mesi e forse parlare di matrimonio è prematuro. Meglio coltivare il loro giovane amore facendo avanti e indietro tra Budapest e Roma, divisi tra la casa di papà Rocco e quella della famiglia di lei: «Ovunque andiamo, purché sia insieme, va bene qualsiasi posto – ha dichiarato felice la Lando – non importa quanto tempo ci impieghiamo, perché insieme non abbiamo tempo e non abbiamo spazio».
Rózsa e Rocco, due suoceri normalissimi
Lucrezia Lando è stata accolta nella famiglia Siffredi con grande entusiasmo, e sia mamma Rózsa che papà Siffredi sono sempre pronti a far posto nel loro mondo ungherese la fantastica coppia, e la Lando, da buona nuora, si è molto divertita a raccontarli: «Agli occhi della gente sembra che Rocco e Rózsa siano degli alieni, in realtà sono uguali a tante famiglie ritenute convenzionali e non ho mai avuto il sentore di essere in una casa diversa da quella dove vivevo prima con i miei genitori. Quello che ci si immagina che avvenga tra le mura domestiche di casa Tano è molto lontano dalla realtà dei fatti: sono persone normali che cercano di vivere una vita normale e che cercano di tenere la fama lontana da quella che è la loro quotidianità. Non bisogna mai confondere la professione che uno fa con quello che è la persona».
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