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TogglePer gli amanti delle serie tv (sono sempre di più) quello di Miriam Dalmazio non è un volto sconosciuto: in molti l’hanno già vista in Che Dio ci aiuti e Studio Battaglia, e soprattutto in Rocco Schiavone, dove nell’ultima stagione Miriam interpreta il ruolo della moglie defunta del commissario, che gli parla durante le sue interminabili e fredde notti solitarie. L’attrice è infatti la grande protagonista di Costanza, serie televisiva tratta dai romanzi best seller di Alessia Gazzola (già scrittrice de L’Allieva, da cui è stata tratta un’altra famosa serie tv).
La vita privata di Miriam Dalmazio è una vera e propria zona di comfort lontana dai riflettori. Dal 2013 è legata a Paolo, imprenditore siciliano proprietario di un resort situato in un’isola in Indonesia. Nel 2016 nasce il loro figlio Ian (che oggi ha nove anni): «Io e Paolo stavamo insieme già da qualche anno, ci amavamo ed era già da parecchio che guardavamo bambini con occhi presi – ha raccontato Miriam in un’intervista a Vanity Fair – un figlio l’avevamo messo in programma, ma non ci stavamo provando. Volevo aspettare un paio di annetti, senza andare oltre 30. Io e il mio compagno ci guardiamo come se per noi fosse ancora il primo giorno. Ci ha fatto conoscere un’ex coppia di amici comuni».
Nonostante risieda principalmente a Roma, Miriam Dalmazio divide la sua vita tra l’Italia e l’Indonesia, dove Paolo gestisce la sua attività. «Ormai ci sono abituata, ci ho fatto il callo. Io sono veramente una che vive con le valigie – confida – ho un altro pezzo di vita dall’altra parte del mondo, in Indonesia, quindi non è stato difficile. È stato più difficile trasferirmi da Palermo a Roma perché si tratta di una città enorme, sembra di vivere in 400 città diverse». Le trasferte a Bali non sono solo una fuga, ma un modo per coltivare una serenità familiare, lontana dal set. «La famiglia è il mio rifugio, il posto dove posso essere me stessa senza maschere».
Miriam Dalmazio nasce a Palermo nel 1987, ultima di quattro fratelli: la sua passione per la recitazione emerge quasi per caso: dopo aver lavorato come animatrice in villaggi turistici e come maschera in un teatro palermitano, accompagna un’amica ai provini per la soap Agrodolce e viene scelta al suo posto. Da lì inizia un percorso che la porta a debuttare nel 2006 con piccoli ruoli in serie come Capri, fino a conquistare il pubblico nel 2011 con Che Dio ci aiuti, dove interpreta la timida dottoressa Margherita Morbidelli, ruolo che la rende celebre e le apre le porte di ruoli sempre più ambiziosi.
Dal 2025, però, è Costanza a segnare una nuova svolta: la serie, tratta dai romanzi di Alessia Gazzola, la vede nei panni di una paleopatologa madre single, divisa tra indagini storiche, l’amore, il complicato rapporto con l’ex e la cura di sua figlia. «All’inizio mi sono ritrovata nel personaggio, poi ho scoperto che Costanza è una matta – commenta l’attrice – È Eros e Thanatos, amore e morte. Sa essere allo stesso tempo normale e fuori dagli schemi».
In Costanza, la Dalmazio interpreta una donna che, come lei, deve bilanciare impegni professionali e la responsabilità di essere una mamma single. La serie esplora dinamiche complesse: Costanza, paleopatologa, scopre di essere madre di una figlia adolescente e si ritrova a collaborare con l’ex Marco, interpretato da Marco Rossetti (che interpreta anche di Un passo dal cielo a fianco di Giusy Buscemi) mentre indaga su un mistero legato a un manoscritto medievale. «È grazie anche al suo istinto femminile che scopre determinati elementi sull’indagine storica – ha concluso Miriam Dalmazio in una recente intervista a Movieplayer – Costanza è una scienziata calorosa, si porta il lavoro a casa, si lascia coinvolgere, empatizza con una donna vissuta 800 anni prima. Questo è abbastanza unico credo».