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ToggleSi sa, a volte gli opposti si attraggono. Così Diletta Leotta e Loris Karius hanno saputo trovare un equilibrio tra lavoro, famiglie e caratteri diversi, dimostrando che l’amore può superare ogni ostacolo. A raccontarlo è stata la stessa giornalista nel podcast Storie oltre le Stories di Valentina Ferragni, spazzando via – se ancora ce ne fosse stato bisogno – tutte le voci di crisi.
Quando Diletta Leotta portò per la prima volta il marito in Sicilia, il contrasto tra i loro mondi esplose in modo plateale. Karius, figlio unico cresciuto nella riservatezza tedesca, rimase sopraffatto dal caos vitale della famiglia Leotta: «Si è chiuso a chiave in camera, buttandosi sul letto distrutto, dicendomi: “Ti prego, basta!”», ha raccontato la conduttrice a Valentina Ferragni. Anche a Milano, dove la coppia vive, Loris fatica ad abituarsi allo stile di vita della moglie: «Mi chiede: “Perché siamo sempre così tanti? Perché mai io e te da soli?”». Eppure, proprio in quell’ambiente “affollatissimo”, il portiere ha scoperto una nuova dimensione: «Vedo il suo shock ambientale, ma mi piace che si senta parte di qualcosa».
Come Loris si è adattato alla rumorosa famiglia della moglie, così Diletta Leotta si è sentita trasformata dalla nascita della figlia Aria, nell’agosto 2023. «Non avevo un istinto materno sviluppato, ma lei me l’ha fatto nascere». Ogni giorno è una scoperta, anche nel ruolo – un po’ inedito – di “mamma severa“: «L’ho messa in punizione, ma dopo 7 minuti ho aperto la porta… sono troppo buona!». Un equilibrio costruito anche affrontando le critiche: quando è tornata al lavoro un mese dopo il parto, non sono mancati commenti feroci sul suo presunto “abbandono” della bambina. La sua risposta è stata netta: «Serve più educazione umana. Ogni donna ha diritto di scegliere».
A fine giugno Diletta Leotta e Loris Karius festeggeranno il primo anno di matrimonio, smentendo con i fatti le voci di crisi nate dopo alcune assenze di Loris. Le immagini della loro ultima vacanza poi hanno messo a tacere ogni polemica. Quanto al futuro, il portiere ha già espresso apertura a un secondo figlio: «A piccoli passi, perché no? Ora Aria è la principessa di casa… difficile dirle di no!».
Professionista stimata nel mondo sportivo, Leotta ha ribadito con forza le sue battaglie: «Il calcio non è un mondo per uomini, ma per donne. Ci lavoro ogni giorno sentendomi a mio agio». Un’affermazione conquistata con determinazione: a 20 anni, quando lasciò la Sicilia per Sky Sport, una collega le disse: “Sei qui solo per le tette”. La sua reazione? Una laurea e la creazione di Mamma Dilettante, il podcast in cui intervista altri genitori vip su maternità e lavoro. «La precisione è la mia arma. Senza studio, sarei rimasta una comparsa».