Gabriella Pession, in tv con ‘Those About to Die’, svela il suo segreto: l’amore per il collega Richard Flood e il figlio Giulio. «Il mio punto di forza è la famiglia, il mio Oscar è continuare a divertirmi sul set»
Gabriella Pession sta vivendo un momento d’oro. Nei panni della spietata Antonia, nella serie kolossal Those About to Die, al fianco di Anthony Hopkins, l’attrice nata a Daytona Beach 46 anni fa ha trovato un fantastico equilibrio tra la vita privata e la carriera: «Se fosse successo quando avevo 20 anni, probabilmente mi sarei sentita arrivata. Invece oggi so gioire del traguardo, ma lo so mettere al suo posto. Il punto di equilibrio è la mia famiglia: mio marito, mio figlio, mia madre. Those About to Die è l’esperienza professionale più bella che ho vissuto finora, ma fa parte di un percorso. Occupa uno spazio, non tutto lo spazio» ha raccontato infatti al Corriere della Sera.
L’amore sul set
Gabriella ha debuttato al cinema con Fuochi d’artificio, diretta da Leonardo Pieraccioni, con il quale ha lavorato anche in Il pesce innamorato e Se son rose. Tanti ruoli per il grande schermo, e la consacrazione con fiction del calibro di Capri, Orgoglio, La porta rossa con Lino Guanciale, Oltre la soglia con Giorgio Marchesi. Ma il ruolo che indubbiamente le resta più nel cuore è quello di Eva Vittoria in Crossing Lines, serie internazionale nella quale ha incontrato l’attore che sarebbe diventato suo marito, l’irlandese Richard Flood, dopo aver chiuso una storia lunga sette anni con Sergio Assisi. «Ci siamo conosciuti sul set di Crossing Lines e Giulietto lo abbiamo concepito tre settimane dopo: l’inconscio ha lavorato bene per noi – ha raccontato – Ci siamo sposati a Dublino (nel 2016): lì i matrimoni durano tre giorni! Il primo si fa la cena, il secondo si celebra il matrimonio, il terzo si fa un barbecue. Tre giorni di festa nei quali si celebra la vitalità, ci si diverte».
Alla fine è tornata a casa
Nella sua vita Gabriella Pession ha girato il mondo. E’ nata in America, a 7 anni la famiglia si trasferisce a Milano. Ha vissuto a San Pietroburgo, in Australia, a Los Angeles, New York, Dublino. E ora è tornata a casa, a Roma, insieme a Richard e al loro bambino. «Giulio è nato a Dublino e per due giorni è rimasto senza nome. A me piaceva Naoisha, un eroe celtico. Il nome Giulio invece l’ha scelto Richard e l’ho trovato subito bellissimo. E poi è un nome romano e Roma è la città dove abbiamo scelto di vivere».
Lo chiamano Micro Jannick
Il piccolo di casa è un campioncino di tennis, ed è l’orgogliosa mamma Gabriella a raccontarlo: «Lo chiamano Micro Jannick. Ha 10 anni e i capelli rossi come Sinner – rivela – Finché avrà lo stesso sorriso di Alcaraz quando gioca lo sosterrò, anche se comincia già a richiedere molte energie: si allena cinque giorni alla settimana».
Il mio segreto? La famiglia
Impossibile non sognare un Oscar, quando fai questo lavoro. Ma per Gabriella oggi ci sono cose molto più importanti: «Oggi il mio Oscar è continuare a divertirmi facendo il mio mestiere – conclude – Richard è il mio fan numero uno, vediamo le nostre carriere come parte di un’unità e questa è una cosa bella: ci supportiamo a vicenda. Il mio punto di forza è al 100 per 100 la mia famiglia, dove ego e vanità non hanno spazio».
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