Giorgia Soleri dice stop al ‘single shaming’: «la priorità non è avere ‘a tutti costi’ qualcuno al nostro fianco, ma essere felici con noi stesse»
Finalmente gennaio: abbiamo archiviato le corse allo shopping, i regali a tutti i costi, le cene in famiglia, il “cosa fai a Capodanno” e anche l’odiatissimo ‘single shaming’. Sapete di cosa si tratta?
Semplice, il single shaming è l’abitudine a giudicare o criticare una persona per il suo essere single, che sia una scelta di vita o una condizione temporanea. Insomma, quante volte hai dovuto sopportare la domanda della zia sul perché non hai un fidanzato/a, senza poter rispondere semplicemente “perché sto bene così”, oppure svicolare davanti al solito “ma quando ti sposi” o darti impegnatissima quando vogliono presentarti qualcuno che sarebbe il tuo ideale?
BUMBLE E IL TREND “NO ALLE TIMELINE”
L’app di incontri Bumble ha sviluppato una ricerca molto significativa che evidenzia come sempre più donne rifuggano dalle ‘scadenze’ che la società da anni ha stabilito per loro: fidanzato, matrimonio, maternità… «La buona notizia è che, come ha dimostrato la ricerca di Bumble sui trend del dating per il 2024, le donne sono sempre più insofferenti a rispettare le “timeline” canoniche (e le pressioni sociali e familiari conseguenti) sul “sistemarsi” e trovare un partner entro una data stabilita» spiega la dottoressa Valeria Locati, psicologa ed esperta di relazioni di Bumble. Una donna su tre ha riposto infatti di non essere interessata al rispetto delle scadenze tradizionali, scegliendo di frequentare così persone che abbiano la stessa visione di tempi e traguardi personali, evitando tra l’altro anche amici e parenti che possano fare pressioni su di loro. «Stiamo riscoprendo una dimensione relazionale sempre più autentica, che mette al primo posto i bisogni e l’ascolto di sé stessi, e dove la conferma del proprio status non proviene più in via prioritaria dall’essere parte di una coppia, ma dall’essere anzitutto “interi”, e quindi realmente pronti per l’Altro» continua la dottoressa Locati.
EMMA, GIORGIA E TANTE ALTRE: CONTA CIÒ CHE VOGLIAMO PER NOI STESSE
Questa storia del ‘single shaming’ non risparmia proprio nessuno, star comprese. Ne sa qualcosa Emma Marrone, che in un’intervista ha reagito chiaramente alle solite domande su un eventuale fidanzato: «Non mi pongo il problema. Il mio scopo nella vita è realizzare me stessa, non trovare un partner». E lo sottolinea Giorgia Soleri, Ambassador di Bumble, che dopo la fine della storia con Damiano David, leader dei Maneskin, ha dovuto affrontare un momento difficile sotto le pressioni di follower ed haters. «L’educazione che è stata imposta a molte di noi ci ha fatto credere per lungo tempo che le donne dovessero essere un aggraziato contorno silenzioso, la famosa grande donna che si nasconde dietro al grande uomo – commenta l’attivista e influencer – Fortunatamente si sta invertendo questa tendenza, e ad oggi sono sempre di più le donne attrici e non più spettatrici della loro stessa vita di relazione e sessuale». E conclude: «Questa nuova consapevolezza, che accompagna soprattutto la mia generazione, rende più che mai anacronistico lo stigma sociale legato all’essere “single”, perché oggi la nostra priorità non è avere “a tutti costi” qualcuno al nostro fianco, ma avere ben chiaro cosa vogliamo per noi».
UN CONSUNTIVO DELL’ANNO APPENA PASSATO
Giorgia Soleri, nuovo testimonial di Bumble, ha regalato ai suoi fan un vero e proprio report che riguarda il periodo più difficile della sua vita, quando cioè ha deciso di lasciare Damiano David, dopo un suo bollente bacio in discoteca ad un’amica comune. Ecco il testo integrale:
Fare un bilancio del 2023 è impossibile. La paura di essere fraintesa e strumentalizzata è tanta, e forse per questo mi sono rifiutata di fermarmi a riflettere fino ad ora. Ma la condivisione è l’unico modo che conosco per essere fedele al vivere, e non posso voltargli le spalle.
È stato l’anno di gioie altissime e di dolori che pensavo non sarebbero mai guariti. L’anno dei successi e delle soddisfazioni professionali, anche quelli impensabili, del costruire una rete salda e autentica senza davvero conoscerne la forza, e l’anno della fine di un amore fortissimo che credevo invincibile, durato quasi 6 anni. È stato l’anno in cui ho assistito al fiorire del mio campo, e ho vissuto tempeste che pensavo avrebbero spazzato via tutto.
Ma è stato anche l’anno in cui ho scoperto che sole o pioggia, contengo dentro tutto ciò di cui ho bisogno e niente ha il potere di sradicarmi da me. Ci sono stati momenti in cui pensavo che niente più mi avrebbe potuto ferire, tanto la gioia era pura, e momenti in cui ho pensato che non sarei stata mai in grado di rimettere insieme i pezzi di un cuore devastato e prosciugato.
Ma c’è una verità, che potrebbe suonare come una condanna e invece non è altro che una fortunata promessa: tutto passa. Per quanto la felicità possa essere totalizzante e la tristezza un mare nero petrolio che ti assorbe, il tempo non aspetta e l’unica possibilità che abbiamo è scegliere come vivere in questo tempo mai fermo.
Io sono amore.
Queste sono state le parole che, nel mezzo di un’isola comandata da un vulcano, in uno dei periodi più fragili della mia vita, una sconosciuta mi ha riservato.
Io sono amore.
Ho così scoperto che l’amore non è qualcosa al di fuori da me, ma ciò che sono, nel modo più autentico e profondo.
Quando amo sparpaglio briciole di me sul percorso, non per tornare indietro ma per ricordare da dove sono partita.
E se io sono amore, l’unica via per amare è donarmi – senza mai perdermi – e l’unica via per amarmi è essere – senza mezzi termini.
2024, ti chiedo una sola cosa: permettemi di essere.
Quest’anno voglio diventare e divenire, restando sempre me. Perchè mentre tutto passa, io sono la mia costante.
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