C’è sempre una seconda chance: come vendere e comprare gli abiti usati ed essere felici
C’è una tendenza che si sta facendo sempre più spazio, tra i fenomeni del momento: quella degli abiti usati, second hand, o per dirla alla nostra maniera, di seconda mano.
Già, usati, anche se detta così appare come per magia più brutto. Eppure, il fenomeno del riciclo degli abiti usati non solo è conveniente e riduce i danni dell’impatto ambientale, ma consente di dare nuova luce e vita a un capo, che magari era finito nell’armadio in mezzo ai quintali di “Non so cosa mettermi” che di solito compriamo in momenti di vulnerabilità, con un retrogusto di consapevolezza, che non lo indosseremo mai. Infatti, noi no, ma qualcun altro potrebbe farlo diventare il must have del suo guardaroba! Vediamo allora i fondamentali da sapere sul second hand.
OTTIMI AFFARI CON UNO SGUARDO ALL’AMBIENTE
A volte si fanno ottimi affari. Acquistando sulle piattaforme online e sulle app di second hand, non è raro imbattersi nell’occasione. Idem, per quanto riguarda i mercatini, dove spesso troviamo capi perfetti, vestiti, scarpe e borse a prezzi stracciati. Al tempo stesso, chi vuole vendere, oltre a racimolare un gruzzoletto può finalmente fare un po’ di posto nell’armadio. Il decluttering è importante. Dove vendere? Ai mercatini, certo, ma anche sul web. Basta una foto e con un paio di click, il vostro capo è online, pronto a rinascere addosso a qualcun altro.
Acquistare abiti usati fa bene anche all’ambiente, perché aiuta a salvaguardare le preziose risorse del nostro Pianeta. Non c’è più tempo per stare a pensarci su e ogni nostro singolo, anche se piccolo gesto è fondamentale. Evitando di acquistare abiti nuovi si ridurrà l’impatto dei rifiuti e delle emissioni inquinanti. Non dimenticate che l’industria della moda è seconda solo a quella del petrolio per inquinamento! Quando state per comprare, soprattutto nelle grandi catene low cost, chiedetevi: mi serve veramente? Il 99% delle volte la risposta è no. Quindi, perché non rimpiazzare l’acquisto con qualcosa di usato di migliore qualità?
A CACCIA DI ABITI NEI MERCATINI ALLA MODA
Anche gli amanti delle griffe possono trarre beneficio dal second hand. Nei mercatini più forniti e online è anche possibile imbattersi in capi firmati, anche vintage e introvabili! Attenzione, però, perché se l’affare è davvero dietro l’angolo, lo è anche la truffa. Purtroppo, i falsi sono all’ordine del giorno, alcuni sono fatto veramente bene e distinguerli, a un occhio non esperto può essere complicatissimo. Se non siete ferratissimi in materia fatevi accompagnare da un esperto. I mercati più cool? Il mercato di Portobello Road a Londra, Porta Portese a Roma, il sabato a Bologna il Mercato Storico dell’Emilia Romagna. È inutile girarci intorno. Il lato affettivo gioca la sua parte nel caos di abiti che possediamo e non indossiamo. Già, perché, vuoi o non vuoi, ai vestiti ci affezioniamo ed è questo, il motivo, per cui nell’armadio da qualche parte è ancora appeso il tubino rosa fucsia con frange e paillettes che abbiamo indossato una volta in discoteca nel 1999. Liberarsi dell’inutile e di un passato che non ci appartiene più è utile anche a livello emotivo, perché sì, nulla è per sempre e anche lasciar andare è importante.
Attenzione al fenomeno del reselling: molti marchi da tempo usano diffondere una ridotta quantità di un prodotto per generare hype sul pubblico. Il concetto è più o meno questo: ce ne sono pochi e io voglio essere tra i pochi ad averlo. Sembra incredibile ma ci sono le code per accaparrarsi gli oggetti del desiderio e spesso non per sé. Il fine, infatti, è quello di aggiudicarsi uno dei pochissimi prodotti in vendita, per rivenderli nuovamente, a un prezzo estremamente maggiorato. Sì esatto: è come il collezionismo. C’è gente disposta a tutto per avere un qualcosa di raro. Quest’ultimo è un concetto di second hand che non ci piace.
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